Hai mai guardato un drone volare e ti sei chiesto da dove proviene quel nome?
Forse ti sei chiesto perché lo chiamiamo “drone” e non qualcos’altro. Ti garantisco che non sei il solo ad avere queste domande in mente. Preparati, perché stiamo per fare un viaggio attraverso la storia di questa parola affascinante.
Origine della Parola
Prima di tutto, è importante conoscere l’origine della parola “drone”.
È un termine inglese che indica un’ape maschio, ovvero il fannullone dell’alveare che non ha il compito di raccogliere il polline.
Dal Mondo degli Insetti all’Industria Aeronautica
Nel mondo degli insetti, il termine “drone” viene utilizzato per indicare l’ape maschio, il cui unico compito è quello di accoppiarsi con l’ape regina. La sua esistenza ruota attorno a questo unico obiettivo.
Se lo si guarda dal punto di vista dell’ape operaia, un drone è un fannullone, perché non partecipa al duro lavoro di raccolta del polline e della produzione del miele.
Nel 1935, la Royal Navy britannica iniziò a utilizzare il termine “drone” per indicare il loro nuovo aereo senza pilota per l’addestramento al tiro antiaereo, il DH.82 Queen Bee.
Questo nome sembrava appropriato perché, proprio come l’ape maschio, questi aerei non necessitavano di un pilota per compiere la loro missione.
Dall’Addestramento Militare alla Tecnologia Moderna
A partire dalla seconda metà del XX secolo, l’uso del termine “drone” ha iniziato a spostarsi dal contesto militare a quello civile. Ma perché è rimasto questo nome?
L’Ascesa dei Droni Commerciali e Ricreativi
Nei primi anni del XXI secolo, con l’avvento dei droni commerciali e ricreativi, la parola “drone” ha iniziato a essere utilizzata più ampiamente. Secondo un report del 2020 della FAA (Federal Aviation Administration), si prevede che il numero di droni commerciali negli Stati Uniti raggiungerà i 835.000 entro il 2023, una crescita significativa rispetto ai 385.000 del 2020.
Ma perché mantenere il nome “drone”? Una delle ragioni potrebbe essere l’eco familiare del termine. Per molte persone, la parola “drone” evoca l’immagine di un oggetto volante non identificato, un po’ come i droni del passato.
Inoltre, mantenere il nome “drone” ha un senso anche dal punto di vista tecnico. I droni di oggi, proprio come quelli usati in passato per l’addestramento al tiro, sono veicoli aerei senza pilota. Il loro scopo può essere diverso, ma la tecnologia di base rimane la stessa.
Conclusione
In definitiva, la risposta alla domanda “perché il drone si chiama drone” risiede sia nella storia che nella funzione di questi veicoli aerei. Proprio come l’ape maschio dell’alveare, i droni eseguono la loro missione senza la necessità di un pilota umano.
E, proprio come i loro predecessori utilizzati per l’addestramento al tiro, i droni di oggi volano autonomamente, che siano destinati all’uso commerciale, ricreativo o anche alla consegna di pacchi.
Spero che questo viaggio attraverso la storia del nome “drone” ti abbia fatto capire meglio l’origine e il significato di questa parola affascinante.
La prossima volta che vedrai un drone volare, ricorda a te stesso da dove viene questo nome e condividi la storia con gli amici. Chissà, potresti anche iniziare a guardare i droni con occhi diversi.